CITAZIONE (+ Thor + @ 3/10/2008, 22:07)
I Fiori del Male è una raccolta di poesie scritta da Charles Baudelaire... I temi principali sono l'amore, la morte e lo slancio religioso, estremizzati con il gusto dell'orrore e della violenza, con il senso del peccato e con il satanismo. Io lo trovo splendido!
Non voglio contestari, anzi, per il solo fatto che hai letto ed apprezzato questo gigante della Poesia mondiale, meriteresti un piccolo premio Nobel!!
Solo che nella tua sintesi descrittiva, poni l'accento sulle caratteristiche più estetizzanti della sua opera, egli sì può essere considerato (per fare un parallelo con il vostro mondo giovanile) il padre del Dark in tutte le versioni, ma certo non è Dario Argento!!
Egli attinge a pieni mani dalla cultura classica solare dei miti greci e poi capovolge il tutto in una modernissima visione "oscura" cantando così senza peli sulla lingua, la disperazione dell'uomo contemporaneo (non mi dilungo per non annoiare)...
é un grande capace di scrivere una poesia così dolce e amara al tempo stesso come questa
L’albatroSpesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.
5 E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.
Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
10 Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!
Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;
15 Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Per le ali di gigante non riesce a camminare.
I fiori del male
Raccoglie più di cento liriche, scritte dal 1840 e pubblicate su riviste. Nella seconda edizione del 1861, Baudelaire aggiunse nuovi testi e divise l’opera in sei sezioni: Noia e ideale; Quadri Parigini; Il vino; I fiori del male; La rivolta e La morte. Le liriche non sono inserite secondo l’ordine cronologico della composizione, ma costituiscono una biografia ideale, un percorso esistenziale che passa dalla consapevolezza della diversità rispetto al mondo esterno; al desiderio di fuga nell’alcol, nei paradisi della droga, negli amori distruttivi. Il poeta arriva alla ribellione contro Dio e al rifiuto totale del mondo con la morte. Il titolo allude a due significati: il primo “fiori” porta alla bellezza che solo l’arte sa realizzare; l’altra il “male” parla del degrado e alla volgarità della società. Nella corruzione del mondo contemporaneo solo l’arte è in grado di produrre bellezza. Il poeta intuisce che c’è una realtà profonda alla quale si può arrivare con la poesia. Per trovare queste zone sconosciute dell’essere e dell’interiorità, il poeta ricorre quindi a un linguaggio nuovo e allusivo. Le parole quindi perdono il loro valore convenzionale che gli viene attribuito, vengono riscoperte nel loro significato allusivo e fonico, diventando quindi simboli che portano a un’altra realtà.
Concludo e mi scuso, questo mia intromissione con l'invito a leggerlo e a rileggerlo...
Lo hnno fatto miglioni di adolescenti negli ultimi due secoli!!
Ciao