vivazapatero92 |
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| CITAZIONE Ne penso che dopo il terzo libro è cominciato un progressivo declino, più accentuato dal quinto in poi, e che "I doni della morte" sia, perciò, uno dei peggiori. Dal quinto in poi è sparito, a mio avviso, lo spirito semi-fiabesco ed umoristico caratteristico dei primi volumi e che li rende grandi. L'originalità è stata sostituita dalla banalità e dai numerosi cliché. Perfino le brillanti idee che avevano dato carattere e forma al mondo magico sembrano essere dimenticate, a partire dal quarto libro. per me il settimo è stato l'apice, veramente stupendo...ha saputo far quadrare tutto, e ha cambiato anche il finale pochi mesi prima di pubblicare il libro. Un genio...a parte che ha sfruttato il folklore britannico meravigliosamente.
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