Michelangelo Buonarroti

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Necrotic_Whispers
view post Posted on 2/12/2009, 13:26




Michelangelo Buonarroti (Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano, tra i protagonisti del Rinascimento e riconosciuto sin dai contemporanei come uno dei più grandi artisti di sempre.

Fu nell'insieme un artista geniale quanto irrequieto e a tutto tondo. Il nome di Michelangelo è essenzialmente collegato ad una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte. Alcune di tali opere sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale: lavori come il David, la Pietà o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono stati considerati come traguardi irraggiungibili dell'ingegno creativo.

Michelangelo fu ammirato enormemente fin da quando era in vita: lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo, appunto.

Biografia


Michelangelo Buonarroti nacque il 6 marzo 1475 a Caprese, vicino Arezzo, da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni, podestà al Castello di Chiusi e di Caprese, e da Francesca di Neri del Miniato del Sera. La famiglia era fiorentina, ma il padre si trovava nella cittadina per ricoprire la carica politica di podestà.

La famiglia di Michelangelo un tempo aveva fatto parte del patriziato fiorentino: due secoli prima un antenato, Simone di Buonarrota, era nel Consiglio dei Cento Savi, il bisnonno di Michelangelo, Buonarrota di Simone, aveva ricoperto le maggiori cariche pubbliche. Poi però il declino sociale: all'epoca in cui nacque Michelangelo il padre era talmente impoverito che stava addirittura per perdere i suoi privilegi di cittadino fiorentino. La podesteria di Caprese, uno dei più insignificanti possedimenti fiorentini, era un incarico politico di nessuna importanza da lui accettato per cercare di assicurare una sopravvivenza decorosa alla propria famiglia.

Appena nato, Michelangelo fu affidato ad una balia di Settignano, vicino Firenze.La tradizione vuole che Michelangelo manifestasse subito una forte inclinazione artistica ostacolata però a tutti i costi dal padre. In realtà sembra certo che Michelangelo fu mandato a bottega proprio dal padre a causa dell'indigenza familiare.
La famiglia aveva bisogno dei soldi dell'apprendistato del ragazzo, al quale così non poté essere data un'istruzione classica, come invece la tradizione di famiglia avrebbe imposto e che all'epoca era il necessario punto di partenza per una carriera da mercante o da banchiere. L'avvio di Michelangelo ad una carriera artigianale era per il costume dell'epoca la ratifica di una retrocessione sociale. Ecco perché, una volta divenuto famoso, egli cercherà di nascondere gli inizi della sua carriera in bottega parlandone non come di un normale apprendistato professionale ma come se si fosse trattato di una chiamata inarrestabile dello spirito, contro la quale il padre avrebbe inutilmente tentato di resistere.

Il 28 giugno 1488 Michelangelo entrò nella bottega dei fratelli Ghirlandaio, allora una delle più importanti di Firenze. I loro insegnamenti sulla tecnica dell'affresco tornarono utilissimi a Michelangelo in occasione della decorazione della volta della cappella Sistina. Nella bottega dei fratelli Ghirlandaio Michelangelo rimase pochissimo tempo. Fu mandato via a causa di un'umiliazione da lui inflitta al proprio maestro Domenico. Così racconta la storia il suo biografo Ascanio Condivi: "Essendogli data una testa perché egli la ritraessi, così a punto la rappresentò, che, rendendo al padrone il ritratto in luogo dell'essempio, non prima fu da lui lo ‘nganno conosciuto, che, ciò conferendo il fanciullo con un suo compagno e ridendosene, gli fusse scoperto".

Nel 1490 circa Michelangelo inizia a frequentare il giardino delle sculture di San Marco, dove si studiavano le sculture antiche, sotto la supervisione di Bertoldo di Giovanni che operava per desiderio di Lorenzo de' Medici. Fu la frequentazione di Palazzo Medici che consentì a Michelangelo di conoscere personalità del suo tempo, come Poliziano, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Ebbe modo così di crescere nutrendosi della dottrina platonica ed elaborando un proprio gusto artistico derivato dallo studio delle opere di Masaccio e Giotto.

Il Giardino era frequentato anche da Pietro Torrigiani, giovane di grande talento e bellezza, appartenente a una famiglia importante e ambizioso almeno quanto Michelangelo. I due entrarono ben presto in contrasto arrivando un giorno allo scontro fisico. Ebbe la peggio Michelangelo al quale un pugno del rivale spezzò il naso deturpandogli per sempre il profilo.

Nel 1501, tornato a Firenze, gli viene Il Davidcommissionata una scultura rappresentante il David che doveva essere collocata presso il duomo. Per la sua realizzazione gli venne affidato un blocco di marmo che era già stato usato da Agostino di Duccio.
L'opera rappresenta David nell'attimo precedente lo scaglio della pietra, sono evidenti nelle membra, nelle vene a fior di pelle la tensione e la concentrazione che precedono l'azione. Il David fu collocato davanti il Palazzo Vecchio, oggi il suo posto è occupato da una copia, mentre l'originale si trova all'Accademia di Belle Arti.

Sempre a Firenze, per il matrimonio di Agnolo Doni, eseguì una tavola rappresentante la Sacra Famiglia.
Nel 1503 Michelangelo si recò nuovamente a Roma dove il Papa Giulio II della Rovere gli commissionò il suo mausoleo, al quale l'artista lavorò dal 1503 al 1545.
Nel 1508 inoltre gli furono commissionati gli affreschi per la cappella Sistina ai quali lavorò fino al 1512.
La decorazione della volta si organizza in finte strutture architettoniche, nei pennacchi angolari sono raffigurati: Giuditta e Oloferne, Davide e Golia, Il serpente di bronzo e la Punizione di Amon. Nel primo registro della volta, in grandi troni di marmo delimitati da sculture, sono rappresentati Profeti e Sibille. La superficie centrale è divisa in nove riquadri separati da archi, cornici marmoree e medaglioni bronzei raffiguranti scene bibliche, culminanti nella Creazione di Adamo nel riquadro centrale.

Poco dopo la morte di Giulio II Michelangelo concluse le sculture dello Schiavo ribelle, dello Schiavo Morente e del Mosè di San Pietro in Vincoli.
Nel 1534 si stabilì definitivamente a Roma accettando l'incarico di dipingere il Giudizio Universale nella parete di fondo della cappella Sistina.

Dopo la morte di Bramante vari architetti si susseguirono per portare a termine i progetto per la fabbrica di San Pietro e nel 1547 Paolo III affidò i lavori a Michelangelo che intervenne nella zona absidale, ma i lavori vennero conclusi solo dopo la sua morte con la costruzione della cupola che lui aveva progettato, ma che probabilmente fu modificata.
L'ultima delle sue opere è la Pietà Rondanini che non riuscì a completare, oggi si trova al Castello Sforzesco di Milano.
Michelangelo Buonarroti morì il 18 febbraio del 1564 a Roma nella sua casa presso il Foro di Traiano.

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